Tre settimane fa circa, Camillo Benso Conte di Cavour, e la sua governante Mena avevano già fatto ritorno a Mantena, nella villa (che lui però spaccia per Castello, e questo fa comodo anche al suo luogotenente Mena) del grande stratega e politico italiano. Ho avuto la fortuna di trascorrere una serata magnifica con loro, insieme al Principe Piero di Val D’Ippari, alla consorte Duchessa Dora, della nobile famiglia Ciancio, al Duca Lino, del Casato Di Rosa e alla Contessa Rosa della dinastia dei Perupato/Il Filo di Seta, aggregazione di volontarie che tanto hanno a cuore il Rispetto per le Donne!

Insieme a noi nell’elegantissimo palazzo Vittoria Colonna, oltre a più di 200 invitati accorsi per ascoltare gli aggiornamenti sull’imminente Unità d’Italia, personalità e politici di questo nostro lembo di Sicilia.

Ringrazio dunque il principe Piero, la sua consorte Duchessa Dora, il Duca Lino del Casato La Rosa e la Contessa Rosa dei Perupato per avermi fatto partecipe di questa grandiosa festa, nazionale e di solidarietà, oltre agli innumerevoli sostenitori della medesima.

Abbiamo scoperto, tutti insieme, che il futuro avrebbe riservato al Conte Camillo Benso forse eccessivi onori e riconoscimenti quale proponente dell’Unità d’Italia assurta agli onori della cronaca nell’anno domini 1861. Siccome è ormai risaputo che dietro un grande Uomo c’è (e c’era anche allora) una grande Donna, ecco che la vera artefice di quell’Unità fu proprio la Mena, luogotenente e Governante di Cavour, bensa che Donna! Decise tutto in un luogo men che indicato, forse, per discutere di annessioni, unità e robe del genere, la cucina di Villa Mantena, tra liberali umbri, Peppini La Farina, Garibaldi e nemici adombrati da amici veri e virtuali! Una cucina che, al confronto, le Cucine da Incubo del Cannavacciuolo, si sciolgono come neve al sole per lasciar posto ad una scenografia da … mille e una notte, grazie anche alle arti magiche di Roberto del Casato dei Fiderio! Cosa sono le cucine da incubo del Cannavacciuolo??? Poca roba ma ne sentiremo parlare, purtroppo…

Grazie ancora a tutti, a Francesca Nunzi, alias Mena, a Marco Predieri, alias Millo, e lunga vita a

#IlFilodisetaSportelloAscoltoDonna e alle sue volontarie!

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